Qualche giorno fa ho avuto il piacere e soprattutto l'onore di fare una chiacchierata con Antonio Stelitano, giocatore di caratura mondiale!
Prima di cominciare a raccontare l'avventura, voglio dire due parole sulla persona. Antonio prima di essere un gran giocatore è una grande persona, ha deciso di dedicare un'ora del suo tempo a fare due parole con me, partendo dalla situazione Coronavirus fino a ripercorrere insieme il suo cammino da calciatore che lo hanno inserito nella categoria: "Giramondo palla al piede".
La storia di Antonio spiega alla perfezione cosa vuol dire amare il calcio. Antonio nasce a Messina il 22 ottobre del 1987. Fin da piccolo ama il calcio, il pallone deve diventare il suo compagno di viaggi. Il ragazzino cresce con la passione del calcio tra amici,
del calcio vero,
del calcio senza barriere,
del calcio di strada.
Ma quel ragazzino con la palla ci sa fare, eccome se ci sa fare, è lì che capisce che tirare calci ore e ore a quel pallone può diventare il suo lavoro. E cosa c'è di più bello di far diventare il tuo Hobby la tua professione?
Il ragazzo nel mentre cresce, si fa le ossa sul campo, piange alle sconfitte ed esulta alle vittorie, si vede negli occhi di quel bambino quanto ama quello sport.
COMINCIANO I VIAGGI DI ANTONIO!
E' la stagione 2010/2011, Antonio decide di cambiare aria, lascia l'Italia e vola oltreoceano, atterra nella città del calcio, atterra in Argentina.
Si adatta, il clima è diverso, il calcio è diverso, gli usi e i costumi sono diversi, è tutto diverso, ma in quella città credono nel calcio e soprattutto credono in Antonio.
In Argentina si trova benissimo, gioca, perfeziona una nuova lingua, impara a bere Mate, se "sbirciate" il suo profilo Instagram vedrete che Antonio e il Mate sono ormai una cosa sola.
In Argentina impara tanto, ma soprattutto in Argentina lascia tanti amici.
La Romania è il secondo paese, anche questo paese gli ha dato tanto dal punto di vista umano e dal punto di vista calcistico, dopo l'esperienza in Romania ritorna al Parma, fino a quando arriva la notizia del procuratore che dice che una squadra della Repubblica Dominicana è interessata a lui.
Pronti partenza via, dall'Italia vola ancora in Sud-america, stavolta non è l'Argentina ma la Rep. Dominicana. Moca era la sua prossima casa calcistica, una città che vive di calcio e ama follemente quello sport. Un'esperienza che anche lui ricorda con grande entusiasmo, dopo aver vinto il campionato di Serie A, anche l'avventura in Repubblica Dominicana giunge al termine, next destination...
Spagna, in terra iberica Antonio si sente a casa, è in Europa è a due ore di volo da casa. Dopo l'esperienza iberica ritorna in Romania, stavolta è in città, a due passi da Bucarest, pronto a mostrare le sue doti palla al piede anche al CS Balotesti, d'altra parte è inutile che lo ripeto, anche qua impara tanto, cresce come uomo e impara cose nuove. Una volta conclusa l'avventura in Romania il giocatore siciliano ritorna in Spagna, stavolta nel CD Melistar.
In Spagna perfeziona tutto, impara il classico gioco alla spagnola, ma Antonio ha bisogno di cambiare, così alla prima offerta accetta e vola in Lituania, beh freschino in Lituania, ma il bello deve ancora arrivare.
Credetemi, finita l'avventura in Lituania, Stelitano vola oltreoceano, lui che era abituato a volare a Ovest stavolta la direzione è a Est, è in Asia, è in Mongolia.
Un campionato nuovo, un continente con regole diverse, In quel posto si congela, Antonio mi diceva che ha visto arrivare la temperatura a -32, sì ragazzi avete letto bene -32 gradi, le labbra non le sentiva più, il clima gli dava problemi di respirazione, il fuso orario aveva sballato tutto, ma tutto questo dura una settimana, poi Antonio si abitua, si unisce al gruppo e insieme sono pronti a cavalcare l'onda delle partite.
Ma l'ho detto prima, ogni dove va Antonio lascia un segno, anche in Mongolia ha lasciato e dato tanto, ma l'avventura del messinese non può non arrivare a due passi da casa ma in un altro stato, così decide di accettare e firmare un contratto con lo Sliema Wanderers, squadra militante in Premier League del campionato maltese.
La storia di Antonio non può non emozionare, il suo percorso sarebbe di grande insegnamento ai bambini, a quei bambini che come Antonio sognano di arrivare in alto, la sua storia è sinonimo di tante cose: di amore per quello sport, di sacrifici per arrivare, di dedizione e di lavoro, perché il alto arriva solo chi ha voglia di arrivare!
La sua storia è l'esempio di tutte queste cose.
Credeteci ragazzi, chi vi dirà che non ce la farete è solo invidioso, dove uno vuole arrivare arriva, e se arrivi con le tue gambe è ancora tutto più bello.
Non abbiate paura a sudare,
non abbiate timore a piangere,
se cadete rialzatevi, ma fatelo da uomini non da invidiosi.
"Antonio, la tua storia è un esempio per migliaia di bambini"
Alessandro Bergamaschi
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